Wednesday, April 4, 2012

Vietato NON sfogliare


Si conclude oggi la mostra "Vietato NON sfogliare", allestita all'Archivio di Stato di Torino, in piazza Castello 209.

Con grande rammarico siamo venuti a conoscenza di questa esposizione solamente due giorni fa e siamo riusciti a visitarla giusto ieri, quando ormai i workshop e le altre iniziative correlate alla mostra erano già finite. Riportiamo comunque qui le nostre impressioni sperando di far conoscere questa iniziativa a chi non ha potuto visitare la mostra.
"Vietato NON sfogliare" è una mostra sui libri per bambini disabili organizzata da Area Onlus, un'associazione che si occupa ormai da alcuni anni di valorizzare linguaggi artistici come strumenti istruttivi e di scambio fra bambini disabili e non.

La mostra era rivolta ad un pubblico molto ampio: dagli allievi delle scuole elementari, a studenti e docenti di diverse facoltà umanistiche, a volontari ed educatori, e a chiunque fosse interessato a queste realtà e a questi strumenti di apprendimento.

In effetti la mostra comprendeva diverse aree nelle quali sono stati sviluppati libri adatti a molte esigenze che non si trovano molto facilmente nelle librerie e di cui non si parla spesso.
Per noi è stata una vera e propria scoperta "addentrarci" fra questi particolari modi di narrare storie, oltre che uno stimolo per comprendere e sviluppare progetti altamente interattivi.
L'interattività infatti è uno dei principi chiave, oltre alla creatività, con la quale vengono realizzati questi libri, che ci siamo accorti possono essere un'interessante stimolo per chiunque.
L'allestimento era suddiviso in tre distinte aree espositive.
La prima sala presentava una selezione significativi di libri per bambini con disabilità sensoriali, motorie ed intellettuali.
Il percorso si snodava attraverso piccoli "Villaggi da leggere" Ogni libro era aperto  a mo' di tetto su scatole-casette all'interno delle quali si poteva trovare la scheda del libro che si andava a sfogliare. I libri erano divisi in cinque categorie:
-Libri Tattili (per ipovedenti e non-vedenti)
-Libri in LIS (Lingua Italiana dei Segni)
-Libri ad Alta Leggibilità (per chi ha problemi di vista o di apprendimento)
-Libri in CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa, per chi ha problemi nella comunicazione come nell'autismo)
-Audiolibri (per non-vedenti)Preferisco dedicare un post a parte per spiegare le tecniche utilizzate per ciascuna di queste categorie: ci sono veramente molte considerazioni da fare a riguardo!
 La seconda sezione comprendeva storie e albi illustrati che parlavano di disabilità e diversità in senso più ampio. L'allestimento di questi libri aveva come tema un filo rosso sul quale i libri venivano appesi. Il filo come simbolo di collegamento e condivisione della vita affettiva e delle esperienze che i bambini disabili protagonisti di queste storie vivono nel loro quotidiano.
In questo spazio dedicato alla condivisione, sono stati posizionati anche diversi tavolini dotati di fogli e pennarelli affinché le scolaresche in visita alla mostra potessero lasciare impressioni e pensieri attraverso disegni, le opere dei bambini sono state successivamente appese in sala mediante un altro filo rosso.
L'ultima sezione era dedicata ai progetti che in qualche modo hanno fatto la storia dei libri per disabili.
Quattro ampie vetrine ospitavano gli "antenati" dei libri presentati in mostra, ovvero i primi progetti che nel passato hanno iniziato a diversificarsi dalla letteratura classica, volta quasi esclusivamente ad un pubblico adulto, per occuparsi di necessità differenti e per l'apprendimento del pubblico infantile.
Come non citare in questa evoluzione i Prelibri di  Bruno Munari: veri e propri strumenti per l'apprendimento, lo sviluppo sensoriale e la condivisione di esperienze che dal 1980 hanno dato l'imput a diversi altri progetti per avvicinare i bambini ai libri.


Prossimamente: i progetti che ci sono piaciuti e i libri da cui trarre ispirazione.

6 comments:

  1. Straordinaria ;)! Bello e stimolante il tema e originale l'allestimento (soprattutto della prima sala!). Felice scoperta il tuo blog!

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    1. Grazie! L'unico rammarico è non averlo saputo prima, comunque ne parleremo ancora perché è stata una straordinaria sorpresa anche per noi!

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  2. Grazie per questo reportage della mostra da parte di chi, come me, non è riuscita a vistarla. Aspetto la seconda parte!

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    1. Figurati, grazie a te per essere passata di qui... magari al prossimo workshop riusciremo a partecipare!

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  3. Ma che bello! Grazie per questo reportage

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    1. Grazie e Buona Pasqua!
      Martedì la seconda parte.

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